La Danza Rotante è una meditazione in movimento. Ruotando su noi stessi...
La Danza Rotante è una meditazione in movimento. Ruotando su noi stessi, collocandoci nell’asse naturale che unisce cielo e terra all’altezza del nostro cuore, armonizziamo il nostro moto a quello degli astri e dell’universo stesso. Abbandonandoci completamente allo spazio scopriamo che equilibrio, radicamento e centratura sono il frutto naturale dell’essere completamente presenti, qui e ora.
La Danza Rotante ci aiuta a migliorare la nostra postura, poiché ci aiuta a prendere coscienza del nostro asse e consapevolezza di uno spazio che per la prima volta nella nostra vita è veramente a 360°. Ci aiuta a sviluppare sensibilità ed empatia con l’ambiente che ci circonda, sentendolo ben al di là delle nostre percezioni visive.
Il Sufismo, da cui le varie danze rotanti prendono spunto, è una tradizione che si è formata in Oriente, dove si tende a cercare il senso dell’esistenza nella dimensione del qui ed ora anziché nel divenire. Spogliata di ogni riferimento religioso (i Giri Sufi sono da sempre praticati da monaci uomini e solo da uomini), la danza rotante praticata oggi da uomini e donne è una vera meditazione in movimento. Per ogni essere umano è un ritrovare sé stessi e la propria vera natura, che è molto più profonda e vasta di quell’io sociale in cui tendiamo a identificarci. Nella rotazione si sente con chiarezza il sostegno della terra sotto i piedi, si sente la consistenza dello spazio, il corpo è come sostenuto dalla potenza del giro e questo genera un profondo senso di fiducia incondizionata. Lo sguardo interno consente di vedere tutto ciò che succede intorno a 360 gradi, senza guardare niente, questo rende più sensibili al lato segreto e sottile dei fenomeni e aiuta a contattare la trama del tessuto presente nell’apparenza delle manifestazioni della realtà.
L’apertura al cielo generata dal sostegno della terra e dall’abbraccio dello spazio ci connette con l’universo, con il moto dei pianeti, relativizzando l’esperienza umana, come parte di un tutto fondamentalmente armonioso. Il senso di gioia che scaturisce da tutto questo è stato magnificamente descritto da Maulana Rumi, poeta e mistico fondatore della Confraternita Sufi dei Dervisci Rotanti. La mano destra rivolta verso il cielo, la mano sinistra verso la terra, simboleggiano la connessione tra cielo e terra attraverso il cuore umano, ma anche l’unione di femminile e maschile in equilibrio in ciascuno di noi.
Di là dalle idee, di là da ciò che è giusto e ingiusto, c’è un luogo. Incontriamoci là . Mevlana Jalaluddin Rumi (XIII sec.)