L’ESTASI NELLA DANZA TRADIZIONALE ITALIANA
Con Michele Cavenago
Domenica 13 ottobre dalle 15 alle 19 in Piazza Sicilia
IL SUFISMO DI CASA NOSTRA: LE DANZE DELLA VAL RESIA
Le musiche e le danze di questa zona ai confini orientali d'Italia, sono molto antiche e peculiari, e sono giunte probabilmente in valle nel IV secolo con l'insediarsi della prima comunità. Il ballo è accompagnato dalla cïtira (il violino) e dalla bünkula (un violoncello popolare); il battito del piede è il “terzo strumento” fondamentale. Si tratta di danze in qualche modo estatiche ed insieme energiche. I ballerini danzano sempre in coppia e non si toccano mai; alcune delle varianti, dipendono dalla frazione (c'è un ballo alla stolvizzana, uno alla san giorgina e uno alla ucceasca), dipendono dal gioco dei ballerini o dall'occasione rituale (nel ballo a tre con due donne che volteggiano intorno all’uomo che danza conosciuto come il ballo delle lipe bile maškire/le belle maschere bianche di Carnevale).
Queste musiche e danze ci parlano di un mondo davvero lontano. I ballerini (nello stile oggi più diffuso) alternano fasi di giro a scambi, e in questi movimenti che sembrano poca cosa, c'è un un pieno di espressività, relazione, gioco, improvvisazione ed estasi.Caratteristica che l 'accomuna alla danza Sufi e a certi giochi infantili e' il continuo girare su se stessi.....
Data da definire
TRIBUTO A DIONISO: LA TARANTELLA MONTEMARANESE
Oggi Montemarano è per antonomasia il "Paese della Tarantella", che esplode con tutta la sua travolgente energia nei giorni di Carnevale: la musica irrompe in ogni strada, cantina, bottega e casa di questo piccolo paese dell'Irpinia; il popolo di Montemarano risponde a quei suoni sempre uguali e sempre diversi con un ballo che sembra non potersi mai esaurire: è la tarantella processionale delle maschere che di giorno animano le vie, quella in cerchio che la sera fa vibrare i saloni delle feste, quella in coppia o a quattro che più raramente si vedono ma che ancora resistono nelle loro modalità coreutica più articolate. La durata del ballo e' indeterminata, funzionale all estasi in cui la fatica si trasforma in movimento e oblio indeterminato....
Date da definire
LE TRAIETTORIE DELLE STELLE: ARCAICHE DANZE CIRCOLARI D’ORIGINE PASTORALE (SARDEGNA, LAZIO, ABRUZZO, MONTAGNA CALABRO-LUCANA)
Diverse comunità pastorali hanno elaborato un modo di muoversi che fa della iterazione una specie di incantamento cinetico. In alcuni casi si gioca soprattutto sull’inclusione confortante del cerchio e sulle micro variazioni musicali; in altri casi si compongono traiettorie circolari che diventano la matassa in cui avvolgere i corpi dei danzatori, includendoli nel ciclo confortante della ripetizione delle stagioni e del rinnovarsi perpetuo della terra e dei suoi frutti. Esploreremo queste modalità cinetiche usando il nostro corpo contemporaneo come termometro del benessere che ancora oggi possono infonderci, sia a livello individuale che nell’interazione di coppia, a quartetti e collettiva.
Il repertorio proposto:
MODULO UNO
Isciana, entra i esce, saltarella lenta della val di Sangro (Abruzzo)
Ballo Tundu, Su ballu a ifferrere (Sardegna)
MODULO DUE
Tarantella del Pollino in cerchio e a quartetti
Su dillu , ballo di Perfugas (Sardegna)
Palmaresa (Abruzzo)
MODULO TRE
Tarantella del cosentino
Ballarella laziale
TARIFFE
15€ quota associativa
120€ tre incontri tariffa EB entro il 30 settembre
180€ tre incontri tariffa piena dopo il 30 settembre
Possibilità di concordare tranches di pagamento in caso di necessità
30€ drop in class
60€ singolo incontro